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Low Fuel

by Gianmaria Simon

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1.
Malestante 03:53
Nadira pelle bruna si specchia nella luna guarda verso il mare non pensa più a tornare cabila agresta mescalica e funesta Nadira si spoglia nell'ombra controvoglia si muove dentro il buio come la lama di un rasoio che porta via con sé tutto quel che c'è e viene a malaora in una volta sola e viene come un lampo e non ti lascia scampo e cerca un attimo per sé un attimo solo un attimo solo di luce e di pace soltanto per sé cerca un attimo solo, un attimo solo di luce e di pace soltanto per sé la strada si sveglia con un rumore di ferraglia sguardi velenosi di sbirri malmostosi Johnny si allontana fra lo scolo e la marana in mezzo alle case in cerca di una dose e muoiono i ricordi come guarnigioni inermi e muore dentro il nero l'affanno del respiro il sangue si frantuma nel cavo della vena e Johnny è solo un punto perduto dentro il vento e cerca un attimo per sé un attimo solo un attimo solo di luce e di pace soltanto per sé cerca un attimo solo, un attimo solo di luce e di pace soltanto per sé piove smodatamente come non fosse niente piove sopra i cani randagi fra i rottami qualcuno tenta un passo per quello che è concesso come una dannazione senza una destinazione non ha più un argine, non ha più un argine non ha più un argine la mia randagine
2.
Low Fuel 02:52
Chilometri e chilometri tutti passati a schivare gli etilometri a fare cerchi dentro il grano coi goniometri per fare impazzire Bob chilometri e chilometri passati a stipare negli armadi scheletri prima di diventare i beneamati feretri che impreziosivano il tuo Club Low Fuel dice la spia ma io non ci credo e continuo a correr via Low Fuel dice la spia ma io non ci credo e continuo a correr via chilometri e chilometri precipitando come spicci nei parcometri ma non ci stiamo proprio dentro i tuoi parametri e ti sballiamo l’outfit chilometri e chilometri passati a correr più veloce dei cronometri per far la corte alle mogli degli arbitri e stare a tempo col beat Low Fuel dice la spia ma io non ci credo e continuo a correr via Low Fuel dice la spia ma io non ci credo e continuo a correr via si spostano i perimetri, si incendiano i gasometri si sfasano i tachimetri, si ingrassano i tassametri e noi beviamo ettolitri di rum chilometri e chilometri tutti passati a sfidare gli etilometri a fare cerchi dentro il grano coi goniometri per fare incazzare Bob Low Fuel dice la spia ma io non ci credo e continuo a correr via Low Fuel dice la spia ma io non ci credo e continuo a correr via
3.
L'avventura 02:58
Com’è bella l'avventura un cavallo una chitarra ogni punto della terra per fermarsi o per andar com’è bella questa vita senza ieri né domani tutto il mondo fra le mani e una voglia di cantar e se l'amore verrà sono qua io gli offrirò tutto quello che ho ma è più bella l'avventura un cavallo una chitarra ogni punto della terra per fermarsi o per andar è più bella questa vita senza ieri né domani tutto il mondo fra le mani e una voglia di cantar e se l'amore verrà sono qua io gli offrirò tutto quello che ho ma è più bella l'avventura un cavallo una chitarra ogni punto della terra per fermarsi o per andar è più bella questa vita senza ieri né domani tutto il mondo fra le mani e una voglia di cantar
4.
Le anime ammontano come cimeli lungo le rive dello Xurandò facce malariche di avventurieri dentro l’emporio di donna Flor la nebbia sale e consuma il respiro il vento si ferma sul mio caban l’indio mi dice “escapa extranjero aqui por dieces centavos te mataran” sai bene che non puoi cambiare quel che sei e non ti fermerai tramp steamer take me away il capitano mi guarda ubriaco fra i cambulos rossi della cordigliera ha un piccolo Cristo di fango e guaiaco che tiene nascosto nella tabacchiera la lampada Coleman brucia nel buio la selva ci inghiotte fra i sensi affamati nell’aria abrasa che odora di cuoio e ammala gli occhi dei disperati sai bene che non puoi cambiare quel che sei e non ti fermerai tramp steamer take me away so far away so far away from me so far away from me sai bene che non puoi cambiare quel che sei e non ti fermerai tramp steamer take me away
5.
Del vento dire qualcosa che un poco si torce e un poco si posa sopra le navi del porto sui vagabondi dal fiato corto della virtù sottacere che non si deve vedere e sapere quel che c'è dietro l'attesa quel che c'è al fondo della contesa e quello che s'affonda nella carne nel ventre umido delle taverne mi gusterò il peccato d'averti un giorno baciato in mezzo al temporale quando non si doveva fare mi gusterò la colpa ancora un'ultima volta mi gusterò la fine dentro un letto di spine dentro la chiesa i parenti fermi in attesa felici e contenti l'odore di sacrestia copre il sapore della poesia fuori fra l'erba bruciata come una bestia braccata ti aspetto dove tu sai ti aspetto quando verrai intanto gli anni passano ruggendo e il tempo piano si va consumando mi gusterò il peccato di averti un giorno baciato in mezzo al temporale quando non si poteva fare mi gusterò la colpa ancora un'ultima volta mi gusterò la fine dentro un letto di spine mi gusterò il peccato fosse anche veniale e l'onta suo strale
6.
Io non so se c'hai presente un pomeriggio a Mentone la vita vale quasi niente l'aperitivo un milione nell'avvampo delle ore fra le spire del mistral si ripassano le sure nel fortore del bazar io cammino in mezzo ai viali sottobraccio ai miei sodali tutti grandi bevitori cercatori di tesori siamo arrivati qui dalle sponde de l'Italie col palato inacidito dalla vita e dal solfito ahi diferente es la bandera pero igual es la manera di sentirsi soli il mazziere che ha dato le carte ci ha servito una mano sbagliata così stiamo seduti in disparte fra drôles mecs e madames in parata e la cassiera col culo a coulisse che trasforma l'argent in pastis guarda e dice “les italiens ils ne sont plus les mêmes” ahi diferente es la bandera pero igual es la manera di sentirsi soli io non so se c'hai presente un pomeriggio a Mentone l'aperitivo costa un dente un dente d'oro di leone
7.
Passa velocemente il treno in mezzo alla pianura dentro le tasche più nemmeno un poco di paura la notte mi nasconde, la pioggia cade piano cancella le mie orme fino all'altopiano padre di rabbia antica e vino madre di terra nuda vi lascio al fuoco del mattino io prendo la mia strada voi che avete buoni visi e sorti cattive destini già decisi costretti fra due rive io vi ritroverò fra le camelie diafane dentro ogni cosa che vedrò nelle parole afone io vi ritroverò al fondo del sentiero quando mi fermerò e tutto sarà vero io mi ricordo il vecchio ponte e la promessa fatta il sole d'oro all'orizzonte ed un anello di latta io lì ti ho preso in sposa giurando sul mio onore che non ti avrei delusa né fatta mai cadere io ti ritroverò fra le camelie diafane dentro ogni cosa che vedrò nelle parole afone io ti ritroverò al fondo del sentiero quando mi fermerò e tutto sarà vero io vi ritroverò fra le camelie diafane dentro ogni cosa che vedrò nelle parole afone io vi ritroverò al fondo del sentiero quando mi fermerò e tutto sarà vero
8.
La vita va con tutti come una puttana coi belli con i brutti sdegnosa e ciarlatana si vende nei portoni si quota in borsa si trova nei vagoni alla fine della corsa la vita passa come il vento e asciuga tutto il mio sentimento la vita viene la vita va e prende indietro quello che dà la vita va da sé, la vita va da sé (non aspetta) la vita va da sé, la vita va da sé (prendi la bicicletta) la vita esorcizzata nei trattati di sterminio illusa e abbandonata nelle stanze del dominio cianciata dai preti dall'alto degli altari tradita nei segreti di profeti e di comari la vita arresa negli occhi stanchi dei fuoriusciti dei mendicanti appesa al filo delle tue labbra rosse di fuoco bianche di sabbia la vita va da sé, la vita va da sé (non aspetta) la vita va da sé, la vita va da sé (prendi la bicicletta) sono caduto da piccino dentro la botte del vino sono caduto da piccino dentro la botte del vino e sono uscito stralunato rilassato già invecchiato con una fitta nel costato sono uscito barricato la vita va da sé, la vita va da sé (non aspetta) la vita va da sé, la vita va da sé (prendi la bicicletta) la vita va da sé, la vita va da sé (non aspetta) la vita va da sé, la vita va da sé
9.
Io odio la gente che si prende sul serio e lo dico seriamente odio la guerra ma amo Sante Caserio che pugnala il presidente odio il vino nel bicchiere di plastica odio le scarpe da ginnastica odio il rap e la musica noise odio i nazisti dell’Illinois mia suocera ha scritto una lettera ai Corinzi per dire “vecchi miei qui non va bene niente ho un genero sbroccato che vuol fare il cantante non porta i figli a messa e mi paga coi silenzi io chiedo al titolare che mandi giù un aiuto il buon Paolo di Tarso oppure un sostituto che possa raddrizzare la mesta situazione che possa far tornare la giusta inquisizione” io odio la gente che si prende sul serio e lo dico seriamente odio la guerra ma amo Sante Caserio che pugnala il presidente odio il vino nel bicchiere di plastica odio le scarpe da ginnastica odio il rap e la musica noise odio i nazisti dell’Illinois l’uccello cacatua della dirimpettaia mi guarda con sospetto mentre meno il can per l’aia in via delle palanche mi scansan le signore che ondeggiano le anche davanti al confessore non ho giacche plissettate col colletto di lapin ma ho le acciughe marinate e i notturni di Chopin beati siano i poveri e beati anche i piccioni perché di essi è il regno dei cieli e dei cornicioni io odio la gente che si prende sul serio e lo dico seriamente odio la guerra ma amo Sante Caserio che pugnala il presidente odio il vino nel bicchiere di plastica odio le scarpe da ginnastica odio il rap e la musica noise odio i nazisti dell’Illinois
10.
Danza zoppa 04:05

credits

released January 25, 2019

2019-Vrec

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all rights reserved

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about

Gianmaria Simon Massa, Italy

Gianmaria Simon nasce a Sarzana nel 1976 in un fuligginoso giorno di dicembre, all’ora dell’aperitivo. Ha all'attivo 3 album: “L’ennesimo Malecon” ( 2014), Low Fuel (2019) e Bagatelle (2023). Arrivato a 47 anni si dichiara adulto ma non consenziente.

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